di Luciana Rota Sotto a chi tocca. È ora di cominciare a fare sul serio. E pedalare. La bici indoor si può fare, dunque, niente scuse se fuori fa freddo e nessuno vuole accompagnarti per una sgambata invernale o di fine inverno. Anche se una buona alternativa c’è ed è quella che ci ha raccontato il ct Davide Cassani, ai microfoni di Radio DeeJay, durante una delle effervescenti puntate di DeeJay Training Center, il programma di ogni domenica sportiva (dalle ore 12) con Linus e Baldini. E con Cassani, appunto: i tre si dedicano allo sport per chi lo fa. E a proposito di chi lo fa, il ct azzurro delle nazionali di ciclismo ha raccontato che ogni tanto scende in pista e lo ha fatto assaggiando quella del velodromo di Montichiari (in provincia di Brescia), una struttura che in determinati giorni e orari è aperta anche agli amatori che desiderano fare ritmo e dedicarsi ad allenamenti specifici “girando in allegria” sull’ovale.  Che piova o faccia freddo poco importa perché lì si gira indoor. Spiega in merito il “prof” Davide Cassani: «La fluidità che ti dà la pista è fondamentale, li vedi i pistard che si esprimono poi su strada: essi hanno un colpo di pedalare diverso, più rotondo, ostentano una brillantezza che è tipica che solo la pista ti può dare. Girare in pista ti dà anche un colpo d’occhio nella gestione del mezzo e della corsa che non impari altrove». Serve anche come piano di allenamento: «In pista – continua il tecnico – puoi fare lavori di brillantezza, cambi di ritmo, volate. È stata ed è davvero l’arma vincente e in più di molti corridori professionisti che oggi il mondo del ciclismo invidia. Pensare che noi italiani eravamo “maestri” in pista. Cosa è successo in questi anni? È successo che alla fine abbiamo lasciato tutto “per” la strada. Un errore al quale va posto rimedio. Molti amatori adesso si allenano a Montichiari piuttosto che fare un’ora in casa di rulli, cosa che fa bene anche quella, diciamolo. Arrivano in pista per fare dei lavori e soprattutto per divertirsi come dei matti! Unica accortezza, che vale comunque in qualsiasi ambiente in cui si pedali, il velodromo fa paura, devi allenarti con continuità e abituarti man mano, perché non è facile. È  molto allenante e un sacco divertente. È soprattutto difficile non avere i freni: questo fatto per uno stradista è già di per se un … freno. Al primo approccio non ti senti sicuro. Il segreto potrebbe stare in questo: quando ti trovi in difficoltà non devi mai stare all’interno ma devi salire. È  la tua via di fuga».