Quest’anno non sarà come gli altri anni: il Giro di Lombardia, #ILOMBARDIA, la grande classica del ciclismo mondiale, non potrà fregiarsi del titolo di “classica delle foglie morte”.
La 114ma edizione del Lombardia, con partenza da Bergamo e arrivo a Como, si correrà domenica 15 agosto, ricalcando il percorso della scorsa edizione. Una partenza quella da Bergamo che non è solo una dedica a Felice Gimondi ma anche ad una città che ha duramente sofferto la crisi sanitaria Covid-19.
L’edizione 2020 del Giro di Lombardia sarà una storia carica di emotività, di difficoltà, non solo di valore sportivo e di impresa ciclistica. Racconterà la storia della ripartenza dello Sport ma anche, e soprattutto, della Regione Lombardia, dopo il lockdown. E il Passaggio al Ghisallo sarà allora pienamente metafora dell’ “arduo itinerario della vita” e proverà a tingere i suoi ricordi, l’affetto per Felice Gimondi e la ricorrenza storica del Centenario della nascita di Fiorenzo Magni con una sfumatura ancora più profonda ed evocativa, l’azzurro del cielo di Lombardia “così bello quando è bello”.
Gli organizzatori de ILombardia edizione 114, con RCS Sport – La Gazzetta dello Sport, la Fondazione Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo e insieme agli amici di Cento Cantù e al Comune di Como, prestigiosa sede d’arrivo, si sono riuniti giovedì 23 luglio 2020 alle ore 11.00 nella sala conferenze del Museo del Ghisallo di Magreglio per presentare alla stampa e agli appassionati di ciclismo il percorso della regina delle corse in linea.
Già presentata a Bergamo, punto di partenza in memoria di Felice Gimondi e dedica ad una città colpita duramente nel corpo e nell’anima dalla epidemia Covid-19, l’edizione 2020 del Giro di Lombardia passa quindi dal Museo del Ghisallo e farà riflettere mai come quest’anno sulla passione per le due ruote di una “gente che è sempre stata aspra nella virtù e dolce nel dolore”. E non mancherà il ricordo al Leone delle Fiandre, sul quale il Museo del Ciclismo sta curando una mostra fotografica in programma a settembre.
A fare gli onori di casa il nostro presidente Antonio Molteni e la nostra direttrice Carola Gentilini, che ha moderato l’incontro a cui sono intervenuti il sottosegretario regionale Antonio Rossi, Stefano Allocchio Vicedirettore di RCS Sport, l’assessore Marco Galli del Comune di Como e Paolo Frigerio di Cento Cantù.
Tanti Amici, tra cui Anna Veronelli presidente del Consiglio comunale di Como, Gianni Torriani, figlio del Patron per antonomasia, Mirco Monti, Beppe Figini.
La Casa dei Ciclisti, fondata da Fiorenzo Magni il 14 ottobre del 2006 suggella ancora una volta queste profonde amicizie e ricorda ringraziando una volta di più sostenitori, Regione Lombardia e Gazzetta dello Sport con RCS, fra i primi patrocinatori del Museo, ma anche i Comuni di Magreglio, di Bellagio, di Como e tutte le istituzioni e associazioni locali e regionali che hanno da sempre contribuito con numerosi e importanti sponsor alla crescita di questo Museo unico al mondo.
Il Giro di Lombardia farà tornare a correre sui pedali il nostro territorio dopo la crisi sanitaria e il lockdown. Per questo abbiamo pensato che fosse un bel pensiero di augurio e di amore per tutte le località che saranno attraversate dai corridori far accogliere i nostri Ospiti dalla Lombardia, manzoniana nel suo sempre bello costume brianzolo indossato da Sabrina dell’Associazione I Bej di Erba.
Il programma del Museo ha subìto inevitabilmente un arresto forzato ed è stato necessario reinventarsi una modalità organizzativa e promozionale che permettesse di mantenere un contatto costante con tutti i suoi affezionati in tutto il mondo. Le iniziative hanno colto al volo la sfida di restare vicini on line per superare il distanziamento fisico. Attraverso le pagine social di Facebook e Instagram si è intensificata la presenza sul web del Museo, ed è proseguita la collaborazione con il gemellato Museo AcdB Alessandria Città delle Biciclette.