Cosa ci fa il direttore del Museo del Ghisallo ad Alessandria Città delle Biciclette? Pedala. Con piacere. E incontra. Gente del suo ciclismo del nostro ciclismo. Da Magreglio al Monferrato Alessandrino il passo non è breve ma è cortissimo se a muoverci è la passione. Qui la passione c’è come là, antica e moderna, sentita dalla gente.

Ciclismo di ieri e di oggi. E un architetto che dirige il Museo del Ghisallo può dire la sua su questo innovativo allestimento curato da Giorgio Annone per conto di un team capitanato da tre moschettieri come Roberto Livraghi, segretario generale della Camera di commercio di Alessandria, Mauro Cattaneo, assessore ai servizi sociali del Comune e Pier Paolo Chilin, nelle vesti di uomo Fiab, ma anche ricercatore – storico, grande appassionato del racconto che propone questa nuova rassegna dedicata alla storia della bicicletta.

2016-04-14 17.23.47«Devo proprio dire che mi ha sorpreso l’atmosfera, la cura di queste sale. – dice Carola Gentilini, direttore del Museo del Ghisallo presente all’inaugurazione della Mostra aperta sino al 26 di giugno – è una bella mostra, di grande qualità e ordine e devi sapere che quando pensi alla direzione di un museo questo è l’obiettivo che ti prefiggi: l’ordine e la qualità! Non sempre è facile. Anzi, questa mostra mi ha dato proprio l’entusiasmo di iniziare un nuovo percorso anche al nostro Museo del Ghisallo…».

Sono parole importanti, soprattutto perché dette da chi ne mastica,  che fanno capire bene l’approccio e la volontà di contribuire alla ricostruzione della storia della bicicletta e del ciclismo: non è banale, anzi, è di valore, perché il fascino che sta dietro e davanti a questa passione rende tutto bello ma in realtà bisogna sapere scegliere, approfondire, raccontare cose verificate, cercare le fonti, studiare e inquadrare il momento e cogliere le giuste sfumature. Il mestiere del curatore e del museale se possiamo definirlo un mestiere è proprio questo. Non è banale.

Come non è banale quel che troverai ad Alessandria Città delle Biciclette, con qualche contributo preso in prestito dal Ghisallo appunto, frutto di una nuova collaborazione sulla direttrice Magreglio – Monferrato alessandrino, passando da Novi Ligure, sede del Museo dei Campionissimi. Storie che si intrecciano e raccontano a fondo di un mondo che non ha fine.

La rassegna di Palazzo del Monferrato che si arricchisce man mano di eventi collaterali, ripercorre la storia di biciclette e uomini che hanno segnato epoche e compiuto imprese sulle loro due ruote: dal pioniere Carlo Michel, un industriale della birra che nel 1867 tornò dall’Expo di Parigi con una parigina draisienne (primo prototipo di bici giunta in Italia e che divenne subito un vero e proprio oggetto del desiderio), fino ai campionissimi Fausto Coppi e Costante Girardengo, passando per il Diavolo Rosso Giovanni Gerbi e Giovanni Cuniolo detto Manina, tutti eroi elegantissimi che si cimentavano su bici pesanti e viaggiavano interpretando un ciclismo prima di tutto eroico, su polvere e sassi.

Fra campioni, costruttori, testimonianze di storie alessandrine e dintorni, compresa Asti fino a quando è stata provincia di Alessandria, la mostra racconta il ruolo che aveva la bicicletta per la gente della città, per lo sviluppo, per la costruzione di obiettivi e di successi. Un percorso che si cerca andando a ritroso nel tempo per riproporre un modello vincente, adattato ai tempi, nell’attualità di una cittadina che vuole ancora pedalare in testa…

Fra gli omaggi ai campioni alessandrini anche una pennellata di rosa, rosa Giro, dedicata al ciclista professionista Giorgio Zancanaro, che in patria disegnò una delle sue vittorie più belle (in carriera vincitore di tre tappe al Giro d’Italia), aggiudicandosi il traguardo nella sua Alessandria, nel 1967. E di quell’anno, accanto alla prima pagina di Tuttosport che celebra il traguardo vincente, c’è la cartina originale del Giro di quell’anno – prestata dal Museo di Magreglio, disegnata da Cesare Sangalli che ha donato al Ghisallo tutta la sua collezione speciale.

Forse non tutti sanno che il cartografo del Giro d’Italia, ha disegnato (a mano!) i percorsi e le altimetrie, tappa dopo tappa, di 55 edizioni della Corsa Rosa e delle gare organizzate dalla Gazzetta dello Sport (con qualche uscita anche fuori confine. Per ogni edizione della Corsa Rosa, Cesare Sangalli ha dipinto con precisione e amore come un Donatello del ciclismo il ritratto di quel Giro.

Le grafiche di Sangalli venivano pubblicate anche dal famoso Garibaldi del Giro d’Italia, il libro della corsa, utile agli addetti ai lavori,  perché contiene tutte le informazioni riguardanti il Giro ed è di fatto la guida ufficiale e dettagliata.

 Mostra Alessandria Città della Bicicletta – Con diversi patrocini e fra questi quello del Museo del Ghisallo di Magreglio e del Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, la mostra è ad ingresso gratuito secondo questi orari: da Martedì a Venerdì dalle 16.00 alle 19.00; Sabato e Domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Sabato dalle 16.00 visite guidate e laboratori per bambini e ragazzi con l’associazione SemaforoBlu.

Per pedalare da quelle parti e scoprire il Monferrato alessandrino patrimonio dell’Unesco cerca i percorsi di www.piemontebike.eu.