Granciclismo inizia con la Tirreno – Adriatico ed è un inizio normale, sia pure in tempo di Pandemia, per quanto riguarda il calendario delle gare importanti: da sempre, infatti, la corsa dei due mari, è la corsa a tappe che prepara le gambe per la Classicissima di Primavera, la Milano – Sanremo che scatterà il 18 marzo prossimo. Chi non corre la Corsa dei due Mari corre la Parigi – Nizza. Ma il risultato non cambia. Il grande ciclismo è ripartito e non si era mai fermato! Nota bene: segnare la tappa dei Muri sul libro delle grandi imprese: tre protagonisti su tutti (ma in quelle condizioni estreme c’erano anche tutti gli altri), Van der Poel, Pogačar e Van Aert…

Al via tutti i grandi campioni, forse è l’edizione più importante di sempre. Un Parterre de roi che fa pensare e anche tornare indietro nel tempo, quando questa corsa a tappe era nel mirino di grandi campioni. Sul sito Sport24H.it leggiamo: Se fosse il Fiandre si chiamerebbe La Corsa del Gitano. Come Magni (tre vittorie nella classica belga) è il Leone delle Fiandre, lui, sarebbe invece il Gitano della Corsa dei Due Mari. Moltiplicando almeno per due, perché Roger De Vlaeminck ne ha vinte sei di Tirreno – Adriatico.

Nella corsa dei due mari, il fiammingo, detto appunto il Gitano, collezionò in carriera (259 corse su strada vinte) un filotto di successi consecutivi dal 1972 al 1977. C’è chi dice che sia la preparazione perfetta per la classicissima Milano – Sanremo (vinta da De Vlaeminck ben tre volte: 1973, 1978 e 1979). C’è chi dice che invece sia meglio rifinire la preparazione nella Parigi – Nizza. Fatto sta che correndo accanto a due o tre mari (dal nostro Belpaese ai cugini francesi della Costa Azzurra) si parte con la stagione del grande ciclismo. E con il cuore che batte da sempre verso la Classica di Primavera.

Corse e ricorsi storici? De Vlaeminck, quel tipo di cui scrivevamo sopra, (Roger ma anche Eric suo fratello), era uno specialista anche del ciclocross. E guarda caso, all’edizione 2021 della Tirreno – Adriatico Eolo scatta anche il campione del mondo di ciclocross e trionfatore della Strade Bianche Eolo Mathieu Van der Poel.

Campioni su campioni: al via anche il vincitore di Strade Bianche e Milano-Sanremo 2020 Van Aert, al suo esordio in questa corsa, e al foglio firma anche il campione del mondo su strada Julian Alaphilippe, il tre volte campione del mondo su strada Peter Sagan, il campione olimpico Gerg van Avermaet. Il gruppetto velocisti è di tutto rispetto:  con Caleb Ewan, Fernando Gaviria, Davide Ballerini, Elia Viviani e Tim Merlier. Mentre il campione del mondo a cronometro Filippo Ganna proverà a bissare il successo ottenuto nella frazione conclusiva della Corsa dei Due Mari 2020: la cronometro individuale di San Benedetto del Tronto. Quando sente il tic tac nessuno lo ferma si sa…

Dal 10 al 16 marzo 2021 c’è la corsa dei due mari dunque a dare spettacolo. All’origine di tutto si chiamava Tre Giorni del Sud ed era il Velo Club Forze Sportive Romane a organizzare. Con Franco Mealli impomatato di brillantina sulla prima ammiraglia di corsa.  Ci sembra di vedere i suoi occhi brillare di gioia al pensiero di tutto questo parterre de roi schierato al via. Come dicono i francesi. Ci vediamo a San Benedetto del Tronto, dunque e capiremo che lingua parla questo gran ciclismo. A San Benedetto del Tronto, dove la Tirreno – Adriatico è sempre arrivata alla fine, tranne la prima volta, quando si concluse a Pescara.

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Foto Marco Alpozzi – LaPresse per RCS Sport – la tappa di Castelfidardo

A PROPOSITO DI MURI – La Tappa dei Muri di domenica 14 marzo prometteva spettacolo, e spettacolo è stato! Mathieu Van der Poel ha infiammato la corsa quando mancavano 70 km dal traguardo. L’asso olandese ha forzato ancora i tempi e, a 50 km dalla linea d’arrivo, è rimasto solo con il gruppetto dei migliori ad inseguire. Nel finale, caratterizzato da pioggia e freddo, Van der Poel ha resistito al ritorno di Pogačar, che si era liberato di Van Aert sull’ultimo GPM di giornata (-17 km). Una volta solo al comando, Van der Poel ha lottato fino alla fine: il suo vantaggio massimo di 2’48” si è pian piano ridotto e ha conservato 10” sullo sloveno.