di Paolo Nizzola – Per loro, il santuario della Madonna del Ghisallo era un simbolo, un traguardo da celebrare. Così, dopo aver fondato nel 1927 il Pedale Bollatese, Pietro Minora, Luigi Pasqualini, Mario Boniardi, Ambrogio Brioschi ed altri coéquipiers, decisero, nel lontano 1955, di promuovere la Bollate- Ghisallo, una gara in linea per la categoria allievi.
Mai avrebbero però immaginato che quei 62 kilometri lungo la Brianza si sarebbero trasformati in una classicissima di prestigio, un percorso costellato di storie ,e non solo per i tanti futuri campioni tenuti a battesimo, ma anche ricco di passione, abnegazione, entusiasmo, ricordi, gustosi aneddoti, che hanno contributo ad animare le 57 edizioni disputate, facendo entrare di diritto la manifestazione nella memoria condivisa e diffusa.
Edizione inaugurale 13 maggio 1955, qualche prova di rodaggio e poi nel 1959, anno in cui sarà intitolata al suo principale supporter Luigi Pasqualini, scomparso prematuramente, la Bollate-Ghisallo prende quota: 180 corridori al via, successo del cremasco Pietro Scandelli, diventerà un valente gregario di Adorni, Dancelli e Merckx.
L’anno dopo è un biondino di Cassano d’Adda, di nome Gianni Motta, ad imporsi allo sprint, mentre in sesta posizione si piazza un combattivo bergamasco della Sedrinese, Felice Gimondi. Una competizione che viene dunque interpretata come ideale trampolino di lancio per campioni di domani, tendenza che si rafforza con il passare degli anni diventando sempre più ambita e prestigiosa, tanto da essere battezzata come la classicissima di primavera, la Milano Sanremo della categoria allievi, definizione che trova conferma scorrendo il palmarès delle varie edizioni della gara, che nel frattempo è stata programmata nel calendario ciclistico il 25 aprile.
Tra i vincitori si registrano i futuri campioni iridati, Gianni Bugno e Giuliano Figueras, nei piazzati, Mattia Gavazzi, Ivan Basso, Mauro Santaromita, Fabio Aru, Luca Barla, che addirittura ne vincerà due di fila nei primi anni Duemila, per non parlare della classifica dell’ultima edizione, disputata nel 2014, con un podio che si dimostra un profetico viatico per i primi due arrivati, sul gradino più alto Alessandro Covi, al posto d’onore Andrea Bagioli, due giovani che si stanno facendo onore nelle loro prime stagioni da professionisti.
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