Sei del ciclismo se guardi, senza bisogno di metterti un promemoria, RadioCorsa ogni giovedì sera.
Sei del ciclismo se te lo concedi quel programma in tv (Raisport), con tutta la passione e il piacere che ci vuole: per godersi le notizie di ciclismo, il grande ciclismo, e non solo quello grande: ci trovi anche quei servizi o approfondimenti – per dirla come si deve – che non trovano spazio nella routine sportiva ma qui vengono trattati nella giusta dimensione. E con amore. Per il ciclismo appunto.
Sei del ciclismo se ti chiami Andrea De Luca, telecronista prima e conduttore, dalla moto (anzi professionalmente dai motori) alle biciclette anche quelle pedalate – lo abbiamo visto fradicio di pioggia domenica 28 novembre pedalare divertendosi come un ragazzino in sella alla sua nerogrigia Colnago per la Vigorelli Ghisallo.
Sei del ciclismo se hai la storia del ciclismo, oltre che nei libri e nella penna, così tagliata su misura che la vedi persino nella cravatta: quella di Beppe Conti, lo Storico delle due ruote per antonomasia. Sei del ciclismo se dallo studio TV1 della sede Rai di Corso Sempione a Milano, al coordinamento e ai … servizi, trovi Franco Bortuzzo che con calma sabauda (rarità di questi tempi) gestisce con passione quasi silenziosa una rubrica sportiva dedicata alle due ruote che per lui non è solo un mestiere come un altro. E questo si capisce. È quel mestiere che ti porta a prendere la bicicletta alle sei di mattina, quando sei fantasticamente in trasferta al Giro o al Tour, per provare anche tu quell’arrivo, quella salita, quel passaggio dei campioni…. Ecco. Uno del ciclismo.
Capirai bene dunque che dietro a queste firme – per tutti grandi firme del ciclismo nel piccolo schermo (anche piccolissimo perché oggi te lo fai raccontare persino sul tablet) – c’è una squadra che pedala e lo fa con un rapporto in più: il sorriso. Con una passione che si è trasformata in un’idea culturale: quella di dare spazio alle storie dei musei italiani che raccontano la storia del ciclismo. Luoghi di memoria che – se sei appunto del ciclismo – conosci o vuoi conoscere prima o poi perché lì, come a Radiocorsa, anche tu ti senti un po’a casa.
Ecco che giovedì primo novembre, ricordando in un modo molto speciale, tutti ma proprio tutti i campioni delle due ruote, il programma settimanale di Raisport ospita un approfondimento dedicato al Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo di Magreglio, ospiti in studio il presidente della Fondazione che lo guida, Antonio Molteni, e la sua direttrice Carola Gentilini. E con loro, a Milano, entrerà un cimelio da brividi e non per il freddo: perché arriva ad alimentare ce ne fosse bisogno il racconto straordinario di questo Museo la bicicletta di Fausto Coppi che stabilì il record dell’ora al Vigorelli, novembre del 1942, in un giorno di pausa della guerra, in una Milano bombardata… Storia, cultira, sport. Emozioni.
Radiocorsa con questa prima puntata dedicata al Museo Ghisallo, fondato 12 anni fa da Fiorenzo Magni, tocca la prima di una lunga serie dedicata ad una rete museale italiana che per ora è collegata da passioni e fili conduttori di passione, ma diventerà presto La Rete dei Musei del ciclismo in Italia. Un bel modo per fare squadra anche qui. Come volevano i biancocelesti di Coppi, come voleva il carismatico Fiorenzo Magni, come insegnava predicando il bene senza clamore il grande Gino Bartali.
Scie di storia del ciclismo che ci piace prendere. Godendo dei benefici del ricordo. Che non è nostalgia, ma aiuto e coscienza del valore del nostro Paese che pedala.
Ci vediamo in tv. Radiocorsa, giovedì 1 novembre 2018, ore 22,30.
Nota bene. Se te la perdi questa puntata la puoi rivedere (come tutte le altre sul sito di Rai Sport http://www.raisport.rai.it , nella hompage, scorrendo in basso fino ad incrociare la sezione “rubriche”, dove ogni settimana viene postata la puntata di Radiocorsa. A questo LINK trovi la puntata del giorno 11/10/2018 quando è stato lanciato il progetto dedicato ai Musei del ciclismo.