Ecco allora che aspettando il Giro 102 – che arriverà il 26 maggio a Como – è stata presentata Temporary Ghisallo Museumal Broletto, una mostrache offrirà un viaggio speciale tra cimeli, immagini, voci e videoproiezioni.  La presentazione allá stampa è avvenuta lunedì 29 aprile 2019, in Comune a Como, allá presenza fra gli altri del presidente della Fondazione Volta e del presidente della Fondazione Museo del Ghisallo.

 La mostra è uno degli effetti collaterali dell’arrivo del Giro edizione 2019 che torna dopo 32 anni a Como. La rassegna – da sabato 4 a lunedì 27 maggio al Palazzo del Broletto è stata intitolata Temporary Ghisallo Museum e offre un viaggio speciale tra cimeli, immagini, voci e videoproiezioni. Si vedranno e vivranno ricordi, emozioni, maglie e biciclette, pezzi unici della collezione del museo del Ghisallo di Magreglio, con fotografie e filmati. Al centro di questa mostra ci saranno alcune biciclette particolarmente importanti per la loro storia che evocano le grandi imprese sportive ed umane dei Tre Uomini che hanno fatto la storia del ciclismo: Coppi, Bartali e Magni.

 Oltre a rappresentare un appassionato omaggio di Como al Giro, questa rassegna sarà un racconto nel racconto che guarda in alto verso il museo di Magreglio e verso la Grigna, che richiama Il Lombardia, che riporta alla volata di Paolo Rosola del 1987 sul traguardo di Como nel Giro di Visentini e di Roche, che lega ricordi ed emozioni della Corsa Rosa in un’infilata di colori e di immagini in bianco e nero, di maglie, rimandando alla storia del Santuario del Ghisallo tra i ricordi di Fausto Coppi nell’anno del suo centenario, quando il Campionissimo si rese protagonista con il suo rivale-amico Bartali di un pellegrinaggio indimenticabile.

«Fondazione A. Volta ha pensato di organizzare, congiuntamente al Comune di Como, eventi in attesa dell’arrivo di tappa del Giro d’Italia –dichiara Luca Levrini presidente di FAV –. Preparare, anche culturalmente, la città a questo momento sportivo è infatti essenziale sia per generare consapevolezza del rilievo di tale manifestazione sia per attivare in ognuno di noi i positivi valori quotidiani che potrebbe portare uno sport come il ciclismo». 

«Il Giro d’Italia non è solo un evento sportivo, piuttosto è un momento che ci permette di riflettere su alcuni aspetti che riguardano la cultura dello sport. Tra questi la tradizione sportiva italiana e del nostro territorio, il valore dello sport come profondo sacrificio e sana competizione, la partecipazione collettiva e popolare a un evento, la salute, l’ecologia e sostenibilità del muoversi con una bicicletta. Per questo motivo –prosegue Levrini – abbiamo organizzato un’iniziativa per le scuole medie della città, la proiezione di un film e tre incontri con personaggi del mondo dello sport. L’iniziativa per le scuole medie intende raggiungere gli oltre 3.000 allievi con un libretto che verrà consegnato dagli studenti di scienze motorie dell’Università degli studi dell’Insubria».

«Il libretto contiene uno scritto personale di Vincenzo Nibali, notizie sul Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo e spunti di discussione con gli insegnanti e le famiglie sulla salute e l’ecologia della biciletta. Gli incontri per la popolazione vedranno alternarsi autorità legate al mondo del ciclismo che affronteranno temi affini come la salute, l’ambiente, l’innovazione e la solidarietà. Il film vorrà dare importanza ad una figura fondamentale nell’etica e nel ruolo di squadra del ciclismo: il gregario. Tali iniziative intendono dare al valore dello sport un significato culturale che attinge nei valori e nelle virtù del ciclismo anche spunti per affrontare la vita di ogni giorno».

All’entusiasmo del presidente di FAV Luca Levrini si unisce quello di Antonio Molteni, presidente Fondazione Museo del Ghisallo, il quale ha detto«Ogni volta che organizzazioni sportive, istituzioni, associazioni e la gente, gente comune per lo più, trovano l’occasione per un passaggio o per un coinvolgimento del Museo del Ghisallo, per noi è una festa. E preparare una festa con impegno e dedizione, per il passaggio del Giro ma non solo, anche per l’arrivo del Giro a Como, è questa volta un motivo di orgoglio in più. Lo è per tante ragioni. Lo è perché avrebbe fatto felice il nostro fondatore Fiorenzo Magni, lo è perché quest’anno di motivi per fare festa ce ne sono tanti: i 70 anni del Santuario a Magreglio che coincidono con i 70 anni di Polstrada al seguito delle corse, grandi amici del ciclismo da sempre, i 100 anni di Fausto Coppi che guarda caso 70 anni fa, proprio nel suo plurivittorioso 1949 anno in cui vinse tutto, decise di stabilire il record della scalata del Passo Ghisallo vincendo il quarto consecutivo (1946, 1927, 1948 e 1949) dei suoi 5 Giri di  Lombardia (l’ultimo nel 1954). Siam pronti alla festa, dunque! Anche al Ghisallo: con la sua esposizione temporanea al prestigioso Broletto di Como e con quella colorata e coinvolgente di Riccardo Guasco in mostra al museo. Il nostro Museo è nel pieno della sua 13ma stazione museale e vivrà due giornate bellissime, il 26 maggio con il passaggio della corsa e una maratona di eventi e il 27 maggio con altri eventi e la visita delle scolaresche… Viva il Giro e viva anche Como, ma prima e dopo vi aspettiamo tutti al Ghisallo! »

 Claudia Striato, direttrice di Fondazione A. Volta ha aggiunto:  «Il Giro d’Italia ci ha conquistato, affascinato, coinvolto in un festival culturale che tocca un po’ tutte le sensibilità artistiche. Mai avrei immaginato che alla direzione del Broletto mi sarei occupata di ciclismo, e della sua storia, di umanità che pedala e mai da sola, di letteratura della bicicletta e dei suoi valori. Un festival coinvolgente che viene tradotto – evento dopo evento – aspettando il Giro in parole, immagini, video, emozioni, suoni, ricordi, aneddoti e pensieri rivolti al futuro. Un corale bisogno di testimoniare, tutti, in modo diverso, la passione per le due ruote, che sono fortemente legate alla storia di Como e della sua gente. Abbiamo voluto la bicicletta, anche qui al Broletto, e non ci resta che pedalare. La direzione è quella giusta: il filo conduttore è il Rosa. Rosa come il Giro! Vi aspettiamo a Como».

«Il passaggio del Giro – una storia di 110 anni che non perde mai smalto – ha sempre un effetto appassionante. Dichiara la direttrice del Museo del Ghisallo, Carola Gentilini, che è anche assessore allá cultura del Comune di Como –  Una scia rosa che contagia. Che piace alla gente. Mette allegria, porta energia positiva. È un passaggio ancora più bello quando la Corsa Rosa diventa un traguardo, una città di tappa come si dice in gergo. Allora, come accaduto a Como, tutte le nature dell’uomo si fondono per una causa: diventa pretesto culturale, artistico, letterario, economico, commerciale persino ecologico e – per fortuna – anche turistico! Così la squadra si fa Professional Team e mette insieme Fondazioni, Musei, professionisti, professori, esperti e appassionati, grandi e piccini: tutti per una causa, promuovere l’arrivo del Giro e omaggiare il ciclismo, i suoi valori, la sua storia e il suo presente, che è anche futuro e pedala con grande entusiasmo in una terra che ha la passione per le due ruote nel suo DNA».

La mostra è un progetto di Fondazione A. Volta, in collaborazione con il Comune di Como e la Fondazione Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo di Magreglio.  Con il patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Como, Camera di Commercio di Como, Museo ACdB 100 Coppi. La curatela è stata affidata al Museo del Ghisallo: Antonio Molteni, Carola Gentilini, Grazia Fasano, Natalia Corti. I testi e la ricerca iconografica a cura di Luciana Rota. Contributi ai testi di Luca Marianantoni, autore di 110 anni in rosa – Storie, imprese e statistiche del Giro d’Italia dalla prima edizione ad oggi (2019, Edizioni Pendragon).  Contributi fotografici: Archivio Museo del Ghisallo, Vito Liverani (Omega Fotocronache), Rcs Sport, Rcs Group, La Gazzetta dello Sport, Fabrizio Delmati, Mario Didier. Traduzioni: Grazia Fasano. Coordinamento di Marco Fumagalli e Claudia Striato, direttrice Fondazione A. Volta. Prestatori: Famiglia Casartelli, Luca De Ponti. Video: Archivio Museo del Ghisallo, Polizia Stradale, Rai Teche.

Apertura: sabato e domenica dalle 10.30 alle 19.30; dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 19.30. Chiuso il lunedì. Scuole e gruppi anche la mattina su prenotazione a info@fondazionealessandrovolta.it