Velodromo Vigorelli-Milano, 1942
coppi batte il record dell’ora
E’ il 7 novembre 1942.
Coppi Si è preparato per battere, quel pomeriggio, il record dell’ora detenuto da Maurice Archambaud.
E’ stato Cavanna a spingerlo; la Legnano, la sua squadra, non era entusiasta. La preparazione è stata approssimativa, per forza di cose. Il Vigorelli non era utilizzabile per gli allenamenti, che si sono svolti su strada: Coppi ha utilizzato i percorsi di casa, i lunghi rettilinei tra Novi, Tortona e Serravalle.Tra l’altro, Fausto viene da in infortunio, che lo ha fermato per due mesi.
La bici per il record è stata realizzata da Ugo Bianchi, il meccanico della Legnano (secondo alcuni, anche Faliero Masi avrebbe avuto un ruolo nella preparazione della bici): pesa sette chili e mezzo e ha due ruote che la stampa di allora definisce “specialissime”. Cerchi in legno e tubolari in seta da 110 grammi (anteriore) e 120 grammi (posteriore). I rapporti sono 52 x 15, con uno sviluppo di 7,38 m per pedalata. Pedivelle da 171 cm.
Al Vigorelli si sono dati appuntamento Serse, Cinelli, Pavesi della Legnano, Zambrini della Bianchi, Emilio Colombo, qualche giornalista; c’è anche Fiorenzo Magni, che su quella pista qualche giorno prima ha battuto il record dei 50 km.
Alle 14,12, il giudice di gara Cattaneo toglie le mani dalla bicicletta. Coppi è partito. Coppi parte veloce, forse troppo. Dopo undici giri il suo ritmo cala. Coppi e Archambaud sono alla pari. Poi Coppi è in svantaggio. E’ indietro di sei secondi al quarantottesimo giro. Solo Cavanna rimane fiducioso. Coppi si riprende. Al 95° giro è in vantaggio di due secondi. Poi torna davanti Archambaud. Un terribile sforzo finale porta Fausto a percorrere, allo scoccare dell’ora, 45,871 chilometri, trentuno metri in più del vecchio record. In pista Coppi vorrebbe continuare, per battere anche il record dei 50 chilometri; ma i cronometristi, lo fermano.


E’ festa: che dura poco, perché l’allarme aereo spinge tutti nei rifugi. Lo sforzo è stato terribile. Sceso dalla bicicletta, Coppi ha detto “Non ci proverò mai più”. Il percorso per l’ufficializzazione del record non sarà breve. Ci saranno obiezioni da parte dei francesi, che contestano la misurazione della pista. La Federazione internazionale apre un’inchiesta e il record viene omologato nel febbraio 1948, correggendo la distanza e portandola a 45,798 chilometri (viene aggiustato anche il record di Archambaud, calato a 45,767).
Il primato di Coppi durerà a lungo.
anni
mesi
Verrà battuto solo nel 1956 da Jacques Anquetil.